Aller au contenu principal Aller à la navigation

Cosa bere con le ostriche?

Pubblicato il da

Degustare le ostriche è un’esperienza gastronomica unica, che unisce freschezza iodica, consistenza delicata e autenticità del terroir marino. Ma di fronte a questo prodotto d’eccezione, sorge spesso la domanda: cosa bere con le ostriche?

Sebbene tradizionalmente si servano vini bianchi secchi come Muscadet, Chablis o Sancerre, lo champagne si impone come l’abbinamento più raffinato. Tuttavia, è fondamentale sapere quale tipo di cuvée scegliere e come adattare l’abbinamento in base alle varietà di ostriche e alle ricette.

Laurent-Perrier vi guida in quest’arte sottile: scoprite i diversi tipi di ostriche, i motivi per cui lo champagne è il compagno ideale, ricette originali e alcuni consigli pratici.

Conoscere bene le ostriche: calibro, origine ed etichette

Calibro: dimensione e consistenza

Le ostriche si classificano per calibro, da 0 a 5:

  • Calibro 0 e 1: ostriche molto grandi e carnose, perfette per la cottura (gratinate, poché, ripiene).
  • Calibro 2 e 3: formato intermedio, molto apprezzato crudo, equilibrio tra carne e freschezza iodica.
  • Calibro 4 e 5: ostriche piccole, fini e delicate, ideali per degustazioni raffinate.

Il calibro influisce direttamente sull’abbinamento: un’ostrica carnosa tollera uno champagne più strutturato, mentre un’ostrica piccola e delicata richiede un vino nitido e cristallino.

Origine: diversità dei terroir marini

  • Bretagna (Cancale, Quiberon, Morbihan): ostriche potenti e iodate, ideali con champagne vivaci e taglienti.
  • Normandia (Utah Beach, Isigny, Cotentin): carne generosa e morbida, si abbina bene a champagne equilibrati.
  • Marennes-Oléron: affinamento in claire, morbide ed equilibrate, perfette per degustazioni prolungate.
  • Belon (Finistère sud): ostriche piatte, rare, dal sapore caratteristico di nocciola. Richiedono champagne eleganti e complessi.

Importanza delle etichette:

  • – Label Rouge: garantisce qualità gustativa superiore.
  • – IGP / AOP: certificazione di origine, vero riflesso del terroir.
  • – Bio: rispetto dell’ambiente e del ciclo naturale di crescita.

Perché lo champagne è l’abbinamento ideale con le ostriche?

Abbinare ostriche e champagne non è solo tradizione, ma un abbinamento naturale, quasi istintivo.

  • Vivacità delle bollicine: risvegliano il palato e alleggeriscono la consistenza dell’ostrica.
  • Acidità del vino: equilibra la salinità e valorizza la freschezza iodica.
  • Mineralità: specialmente gli champagne da Chardonnay, che rispondono alla mineralità marina.
  • Purezza aromatica: agrumi, fiori bianchi, note calcaree che prolungano la finezza dell’ostrica.

Per ostriche crude, gli champagne a bassa dosatura (Brut Nature o Extra Brut) offrono il miglior abbinamento. Per ostriche gratinate o elaborate in ricette, cuvée più strutturate apportano equilibrio e profondità.

Tre ricette di ostriche e i loro abbinamenti Laurent-Perrier

Ostriche crude, tre accompagnamenti sottili & Laurent-Perrier Ultra Brut

Le ostriche crude sono un invito alla purezza. Tre accompagnamenti originali:

  • 1- Classiche con vinaigrette di scalogno: acidulo, risveglia il palato.
  • 2- Julienne di ravanello nero e semi di sesamo nero: croccante e leggermente piccante.
  • 3- Chorizo e succo d’arancia appena spremuto: audace combinazione terra/mare, con un tocco fruttato.

Con questi contrasti, Laurent-Perrier Ultra Brut, con purezza minerale e precisione scolpita, crea un abbinamento di rara eleganza.

Ostriche gratinate allo champagne & Laurent-Perrier Blanc de Blancs Brut Nature

Ricetta festiva che rivela tutta la golosità delle ostriche.

Preparazione:

  • 1- Aprire e disporre le ostriche nel loro guscio.
  • 2- Preparare una salsa leggera allo champagne (scalogno, panna, un filo di champagne). Si può usare uno champagne vecchio o una cuvée aperta da giorni.
  • 3- Versare la salsa sulle ostriche, spolverare con pangrattato.
  • 4- Gratinare per pochi minuti sotto il grill.

Laurent-Perrier Blanc de Blancs Brut Nature, 100% Chardonnay, intenso e puro, accompagna perfettamente la consistenza cremosa e la ricchezza aromatica di questa preparazione.

Tartare di manzo e ostriche & Laurent-Perrier “La Cuvée”

Questo abbinamento terra/mare è sorprendente e raffinato: la delicata potenza del manzo si combina con la freschezza iodica dell’ostrica.

Preparazione:

  • 1- Preparare la carne: tagliare un bel filetto di manzo a fette e poi a strisce. Tritare finemente a coltello e conservare in frigo.
  • 2- Emulsionare la maionese: sbattere un tuorlo con un cucchiaio di senape, aggiungere l’olio a filo fino a ottenere una maionese cremosa.
  • 3- Preparare i condimenti: tritare grossolanamente i capperi, pelare e tritare finemente lo scalogno.
  • 4- Preparare le ostriche: aprire sopra un colino per raccogliere e filtrare l’acqua. Tritare la polpa di ogni ostrica in 2-3 colpi di coltello, senza schiacciare troppo.
  • 5- Assemblare: in una ciotola grande, mescolare carne, maionese, capperi, scalogno, acqua delle ostriche e ostriche tritate. Salare leggermente, pepare.
  • 6- Presentazione: usare un anello in acciaio per un servizio elegante. Servire immediatamente.

Laurent-Perrier “La Cuvée”, con struttura elegante e note equilibrate, lega la potenza del manzo alla delicatezza iodica dell’ostrica.

Come aprire le ostriche senza difficoltà

Aprire le ostriche può impressionare, ma con un po’ di tecnica è semplice:

  • 1- Dotarsi di coltello per ostriche e panno spesso.
  • 2- Tenere ferma l’ostrica, con la cupola rivolta verso il basso.
  • 3- Inserire la lama nella cerniera e fare leva delicatamente.
  • 4- Tagliare il muscolo adduttore e rimuovere il guscio superiore.
  • 5- Scolare la prima acqua e lasciare che l’ostrica si ristabilisca con la seconda.

Consiglio: per maggiore sicurezza, usare un guanto protettivo.

Come servire le ostriche

A quale temperatura?

Servire fresche ma mai ghiacciate. Un piatto lasciato troppo a lungo sul ghiaccio tritato (oltre 30 minuti) raffredda troppo le ostriche, nascondendo la loro delicatezza e complessità aromatica. Come per il vino, se servito troppo freddo, perde personalità.

Aggiungere limone?

Questione di gusto. L’acidità attenua il sapore iodato, può piacere ad alcuni commensali. Per i puristi, quasi un sacrilegio: il limone altera la delicatezza naturale dell’ostrica. In Laurent-Perrier, il piacere viene prima di tutto. Per abbinamenti, scegliere sempre lo champagne in base all’ostrica stessa e non al condimento.

Conclusione: cosa bere con le ostriche? Lo champagne, l’abbinamento ideale

Che siano degustate crude, gratinate o elaborate in una ricetta audace come un tartare terra/mare, le ostriche rivelano tutta la loro complessità quando accompagnate dal vino giusto. Se vini bianchi secchi come Muscadet, Chablis o Sancerre possono sublimarle, lo champagne resta la scelta più elegante e senza tempo.

Così, se vi chiedete ancora cosa bere con le ostriche, ricordate che lo champagne Laurent-Perrier non è solo un abbinamento, ma una vera esperienza sensoriale, dove ogni bollicina mette in luce l’iodio, la freschezza e l’eleganza di questo piatto raffinato.

FAQ Quali altri vini si abbinano alle ostriche?

Anche se lo champagne resta la scelta più raffinata, alcuni vini bianchi secchi creano anch’essi bellissimi abbinamenti:

  • Muscadet Sèvre-et-Maine: fresco e minerale, classico con piatti di ostriche.
  • Chablis: Chardonnay calcareo, note agrumate e tensione minerale.
  • Sancerre bianco: Sauvignon fresco e fruttato, con accenti erbacei.
  • Pouilly-Fumé: aromi affumicati, agrumi, elegante.
  • Irouléguy bianco (Paese Basco): originale e autentico, da scoprire.